Open Atelier: workshop con l’illustratrice Mara Cerri
Nell’ambito del progetto europeo Open Atelier, finalizzato a rafforzare la capacità dei musei di relazionarsi con nuovi pubblici, grazie anche allo spettacolo dal vivo, mercoledì 1 febbraio le classi 4°B e 5°B della sezione di Arti Figurative hanno partecipato ad un workshop con l’illustratrice Mara Cerri, che ha raccontato la sua esperienza lavorativa e ha coinvolto i ragazzi in un laboratorio partecipato al fine di far vivere l’esperienza reale dello sviluppo creativo.
In un primo momento studenti e docenti si sono collegati con la direttrice del museo di Skagen in Danimarca per conoscere la storia di questo luogo unico nel suo genere ed osservare alcune delle oltre 4000 fotografie in bianco e nero rinvenute nella zona, testimonianza della colonia di artisti, di momenti conviviali, di panorami, ritratti di famiglie, pescatori.
Una selezione di questo immenso patrimonio ancora in fase di catalogazione è stata affidata a Chiara Lagani, della compagnia di teatro contemporaneo Fanny Alexander che, con la nostra ospite Mara Cerri, ha curato la resa in fumetto e a teatro del celebre romanzo “L’amica geniale” di Elena Ferrante. Insieme hanno messo in atto una performance, con l’obiettivo di offrire uno sguardo diverso sull’esperienza dei pittori di Skagen, che andrà in scena mercoledì 8 febbraio alla chiesa dell’Annunziata di Pesaro.
L’illustratrice ha raccontato ai nostri ragazzi di sé e di come è nata la rete interdisciplinare di sette partner, composta da quattro musei: capofila Skagen Museum, Skagen – Danimarca, Ple?nik House, Lubiana – Slovenia, The Einar Jónsson Museum, Reykiavìk – Islanda, Millesgården Museum, Lidingo – Svezia, AMAT e due Università (Politecnico di Milano e Aalborg, Danimarca) e da artisti provenienti da altri settori, come le performing arts, che insieme hanno cooperato per mettere in pratica contaminazioni originali, rinnovando i codici espressivi, necessari al mutare dei tempi.
L’artista ha proposto ai nostri studenti e studentesse di rielaborare con tecniche miste (acrilici, china, carboncini) e con le loro capacità, partendo da alcune delle fotografie ritrovate, nuove immagini di un mondo illusorio, che sebbene ispirato a quelle riproduzioni, raccontasse “altro”..., lasciando galoppare liberamente sensibilità, fantasia e suggestioni.
Il tempo a disposizione, breve ma intenso, ha lasciato ai nostri giovani lo stimolo a proseguire in classe, con quell’entusiasmo e la determinazione che traspare dalle parole e dall’operato della nostra invitata, il percorso iniziato che si concluderà a marzo, con la realizzazione di una originale e innovativa creazione.
