“Una rosa non ha bisogno di predicare; si limita a diffondere il proprio profumo (Mahatma Gandhi). Nel libro "Le voci della rosa" anche lo sguardo e il suono.
Elisabetta Motta scrittrice e relatrice, con grande maestria, lunedì 25 presso l’Auditorium della Fondazione Cassa di Risparmio, ha accompagnato i nostri giovani del quinto anno e tutti i presenti alla scoperta di nove voci contemporanee - che si sono misurate con questo straordinario fiore, simbolo di bellezza, perfezione, sacralità - supportata dalla bravura del poeta/attore Davide Ferrari e dai suggestivi brani musicali di Vincenzo Zitello compositore/arpista.
Grande la partecipazione degli intervenuti rapiti dalla musica, dall’atmosfera creatasi e dalla grande lezione che la rosa ancora oggi ci consegna: “imparare ad essere rosa”; che vince il male della storia; che ondeggia e non si sfa; che resiste e spera nell’inverno; che è vecchissima e nuova insieme e che porta con sé un mistero… “Nessuno è mai riuscito a dire cos’è nella sua essenza”, scriveva Caproni.
La rosa in questo libro si fa emblema del tempo che scorre, dello sfiorire della bellezza, del degrado sociale e culturale della realtà; ma anche del rinascere a nuova vita, diventando immagine di speranza e di forza. “Gioca il suo gioco/ Rifiorirà” ( F. Pusterla).
Ringraziamo ancora i nostri graditissimi ospiti per la generosità e la Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro per l’ospitalità.